L’amministrazione di appartenenza aveva riconosciuto il ricorrente (sebbene non spontaneamente ma su ordine del giudice) come “Vittima del dovere”.
Il nominato CTU, all’esito di approfondita analisi medico – legale delle condizioni cliniche del ricorrente, aveva ritenuto che le infermità patite fossero conseguenza causale o concausale diretta dell’evento terroristico subito, determinando un invalidità nella misura dell’ 85%.
Il Tribunale, alla luce di quanto sopra esposto, ha accolto il ricorso proposto, affermando il diritto del miliare a vedersi attribuiti i benefici invocati e, in particolare, il diritto alla liquidazione della speciale elargizione prevista dall’art. 5 comma 1, l. 206/2004 pari a € 200.000,00, oltre al riconoscimento dello speciale assegno vitalizio di € 1.033,00 mensili ex art. 5, comma 3, l. 206/2004, nonché dell’ ulteriore assegno vitalizio di € 500,00 mensili di cui all’art. 2 l. 407/98.