
Il governo Draghi, con l’ultimo decreto Sostegni, ha stanziato ben 150 milioni di euro per risarcimenti e indennizzi per eventuali danni che potrebbero essere stati causati dai vaccini.
Il presupposto è di concedere risarcimenti per chi dimostra di aver avuto un danno dai vaccini anti Covid.
Il contorno normativo è quello della Legge 210 del 1992. In questa norma è previsto il riconoscimento di un indennizzo per chi subisce danni irreversibili dalle vaccinazioni obbligatorie e dalle trasfusioni di sangue.
A partire da questa norma si può di certo dire che l’indennizzo è garantito per le categorie oggi obbligate alla vaccinazione tra cui, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e di Soccorso che, per primi, hanno avuto l’obbligo a vaccinarsi.
Seguono poi tutti gli altri cittadini che hanno avuto solo la cosiddetta “raccomandazione” a vaccinarsi. La Corte Costituzionale ha già avuto modo di chiarire che tale invito che le autorità sanitarie fanno per invitare a vaccinarsi, va equiparato a un vero e proprio obbligo. Non è la prima volta: anche il vaccino anti influenzale inizialmente fu escluso dalla legge 210/1992.
Per richiedere l’indennizzo bisogna seguire una procedura precisa; la competenza in materia è delle Regioni, non il Ministero della Salute, decisione che è in vigore sin dal 1 gennaio 2001. Ciò vuol dire che la domanda dev’essere presentata presso la propria Azienda sanitaria di riferimento, che ha poi l’onere di svolgere l’istruttoria, verificare la documentazione presentata e il possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Il caso viene valutato da un’apposita commissione medica ospedaliera, che visiterà il paziente interessato e esprimerà il proprio giudizio sull’eventuale infermità e sulla connessione con la vaccinazione anti Covid.
Il termine per presentare la domanda di indennizzo è di tre anni, calcolati dal momento in cui l’interessato risulti avere avuto conoscenza del danno.
Nel caso in cui la commissione valuti positivamente la richiesta, al paziente danneggiato, o suoi eredi, spetterà un assegno una tantum di oltre €.75.000,00.
Avv. Mario Lazzari