Sono circa un milione, le cause civili nate nei condomini e attualmente pendenti nei tribunali del nostro Paese. Sebbene non esistono dati ufficiali, analoghe cifre arrivano anche dal Codacons, la quale ha stilato una classifica sulle regioni con il più alto tasso di litigiosità condominiale, che vede Campania e il Lazio in testa, seguiti da Sicilia e Veneto.
Al fine comprendere le vaste dimensioni del fenomeno, basti pensare che solo nel 2017, sono stati, approssimativamente, cinquecentomila gli italiani che hanno trascinato davanti al giudice i propri vicini di casa.
Senza troppe sorprese, la maggior parte delle controversie condominiali nasce a causa delle immissioni, ossia per via di odori e rumori molesti che da un appartamento si propagano a quelli adiacenti.
Seguono le discussioni sulla sistemazione di veicoli dei singoli condomini nelle aree comuni, spesso parcheggiati in spazi non autorizzati; per non parlare poi dei diverbi sorti per piante sgocciolanti o bucato in evidenza, senza dimenticare le diatribe alimentate dal suono, non sempre tollerabile, proveniente da impianti stereo e strumenti musicali.
Anche gli animali domestici sono frequente motivo di discussione: cani che abbaiano, gatti che miagolano in tarda notte e il cattivo odore che promana dalle lettiere, in primis.
Il malcontento è, inoltre, generato dalla condotta non sempre diligente tenuta dagli amministratori condominiali: è molto frequente, difatti, riscontrare gravi inadempimenti e/o evidenti irregolarità nella loro gestione, che si sostanziano, ad esempio, nell’omessa tenuta della contabilità condominiale, nella mancata convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto o nella confusione tra il loro patrimonio personale e quello del condominio.
Devi sapere che questi sono soltanto alcuni dei principali motivi che quotidianamente scatenano forti litigi negli ambienti condominiali.
Ebbene, se ti ritrovi coinvolto in uno dei casi sopra descritti oppure sei incappato una diversa questione sorta nell’edificio condominiale, è opportuno, allora, che tu ricorra alla consulenza di un avvocato esperto nella risoluzione di controversie condominiali, l’unico professionista in grado di garantire una piena e rapida tutela dei tuoi interessi.
Quando richiedere consulenza legale all’Avvocato Condominio
Il professionista dotato di una qualificata preparazione nel campo del diritto condominiale tratta questioni anche di natura contenziosa, e presta assistenza legale a condomini, singoli condomini e amministratori di condominio, che ritengono siano stati lesi i propri diritti.
In particolare, l’avvocato condominio specializzato in questa delicata materia è in grado di offrire una consulenza legale completa e puntuale, nonché di assistere il cliente nei casi in cui sia necessario procedere, ad esempio:
- all’impugnazione di delibere assembleari;
- alla valutazione dei criteri di ripartizione delle spese tra i condomini;
- all’analisi sulla revisione e corretta applicazione delle tabelle millesimali;
- all’assistenza stragiudiziale e giudiziale per la tutela – anche in via cautelare d’urgenza – contro molestie e turbative derivanti da immissioni di fumo, rumori, esalazioni;
- alla revoca dell’amministratore condominiale;
- alla redazione, interpretazione o impugnazione regolamento condominiale;
- alla consulenza e assistenza nella gestione e nella tutela delle parti comuni, anche in caso di cattiva esecuzione di lavori effettuati da terzi;
- alla valutazione dell’operato di amministratori sulla gestione del condominio ed eventuali azioni di responsabilità nei confronti degli stessi o di ex amministratori per “mala gestione”;
- al disconoscimento di spese urgenti anticipate dal singolo condomino;
- all’esercizio del diritto di accesso agli atti, esibizione dei documenti condominiali e attività di verifica per la tutela dei titolari di diritti reali e di godimento.
Inoltre, il legale abile nella composizione di liti condominiali, prima di far valere in giudizio le ragioni del suo assistito, ha l’obbligo di avviare una procedura mediazione dinanzi agli appositi organismi, per cercare di raggiungere un’intesa amichevole; tale adempimento obbligatorio è stato introdotto dal legislatore proprio al fine di alleggerire il carico di lavoro dei magistrati, nella speranza di risolvere la maggior parte delle questioni nate per motivi di scarso rilievo.
Appare chiaro, dunque, che la figura dell’avvocato condominiale sia di assoluta importanza per ottenere la miglior tutela possibile, tanto in sede di conciliazione amichevole quanto in un’eventuale fase giudiziale.