
È ormai noto che l’e-commerce sia una pratica diffusa a livello globale che ha radicalmente modificato il modo di fare acquisti, in quanto consente di comperare beni e servizi da ogni parte del mondo stando comodamente seduti sulla poltrona di casa.
Eppure, allo stesso modo, è risaputo come questo tipo di negoziazione, se non si assumono le dovute cautele, risulti essere particolarmente rischiosa, poiché dietro agli innumerevoli vantaggi dello shopping on line si nascondono, quasi sempre, delle grandi insidie: pensiamo, ad esempio, ai casi in cui vengano recapitati prodotti che non corrispondano perfettamente a quelli ritratti nelle foto pubblicate sul sito o che si rivelano totalmente contraffatti oppure, ancora, ai ritardi nella spedizione della merce o addirittura al mancato invio della stessa.
Ebbene, con il presente articolo ci occuperemo dei disservizi riguardanti la consegna dei prodotti acquistati on line, indicando in particolare come bisogna comportarsi a fronte di tali spiacevoli situazioni.
La normativa
All’acquisto di prodotti concluso sul web si applica la stessa normativa prevista per i c.d. “ordini a distanza” (art. 61 – Codice del Consumo), la quale stabilisce che il professionista deve consegnare i beni ordinati al compratore senza ritardo ingiustificato e, al più, entro il termine di 30 giorni dall’acquisto, salvo che le parti non abbiamo stabilito un termine differente.
Dunque, se anche tu hai deciso di acquistare un prodotto on line e, ad oggi, il tuo venditore non ha ancora consegnato il bene, malgrado sia trascorso il termine di 30 giorni (o quello differente eventualmente pattuito), ricorda che avrai comunque diritto alla restituzione della somma già pagata, oltre a poter richiedere il risarcimento del danno subito per la mancata consegna.
Anzitutto devi sapere che il riconoscimento dei suddetti diritti (rimborso del prezzo e risarcimento danni) non è affatto automatico; infatti, dovrai, per prima cosa, sollecitare il venditore e stabilire un termine ultimo (ed es. 7 giorni) entro il quale egli sarà tenuto a consegnarti la merce acquistata.
Nello specifico, ai sensi dell’art. 1219 c.c., sarà necessario rivolgere al commerciante una formale richiesta di consegna (detta anche lettera di messa in mora), in mancanza della quale non potrai sciogliere il contratto concluso via web, né dunque avrai la possibilità di richiedere il rimborso del prezzo e il risarcimento dei danni subiti.
Ricorda, inoltre, che la formale richiesta di consegna dovrà essere necessariamente inviata tramite pec o lettera raccomandata a/r, poiché rappresentano gli unici mezzi idonei a sollecitare giuridicamente il venditore e stabilire ufficialmente un termine di consegna. Ciò significa, quindi, che la classica mail potrebbe non essere sufficiente.
Non dimenticare, inoltre, che la lettera dovrà contenere un chiaro avvertimento, con cui informerai il venditore che in caso mancato rispetto del termine si procederà allo scioglimento del contratto di vendita.
Cosa fare se il venditore non rispetta l’ulteriore termine di consegna
Ebbene, se anche termine di consegna fissato con la lettera di messa in mora dovesse scadere senza produrre gli esiti sperati, a questo punto, potrai decidere di percorrere, in via alternativa, due differenti strade:
- la prima, come sopra anticipato, prevede la possibilità di sciogliere il contratto di vendita (rinunciando così ad un’eventuale consegna tardiva), chiedere il rimborso del prezzo ed il ristoro dei danni subiti a causa dell’inadempimento; a tal fine, il giorno dopo la scadenza dell’ultimo termine di adempimento, sarà necessario procedere all’invio di un’altra lettera – sempre mediante pec o lettera raccomandata a/r – con cui comunicherai al professionista la formale disdetta contrattuale.
- la seconda strada consiste, invece, proprio nella possibilità di accettare la consegna tardiva della merce, esigendo, tuttavia, il risarcimento del danno subito a causa di una spedizione avvenuta oltre i termini pattuiti.
Se in seguito alla comunicazione dello scioglimento contrattuale, il venditore resta inerte dinanzi alla tua richiesta di rimborso del prezzo (e risarcimento del danno), ovviamente avrai piena facoltà di rivolgerti all’autorità giudiziaria competente per rivendicare i tuoi diritti. In tal caso, potrai agire in giudizio con l’assistenza di un avvocato (della cui consulenza potrai avvalerti già a partire dalla fase di messa in mora del venditore), a cui sarà opportuno consegnare tutta la documentazione utile non solo ad una chiara e puntuale ricostruzione dei fatti, ma che soprattutto consentirà al legale di far valere concretamente le tue ragioni; in particolare, i documenti e le informazioni che rivestono estrema importanza sono:
- il sito internet da cui hai acquistato il prodotto;
- la ricevuta del bonifico;
- la copia della pec o raccomandata a/r di costituzione in mora;
- la copia della pec oraccomandata a/r di comunicazione della disdetta.