Consulenza legale immobiliare

Le vicende giuridiche connesse alle transazioni immobiliari assumono un’importanza considerevole non soltanto in virtù dell’elevato valore economico che caratterizza questo genere di beni ma, soprattutto, per il ruolo fondamentale che essi rivestono nella vita privata ed economica delle persone.

Non è raro che una persona inesperta si avventuri incautamente in una compravendita immobiliare, in un contratto di locazione o in una complicata operazione di affitto di azienda, finendo per ritrovarsi vittima di una truffa oppure, nella migliore delle ipotesi, accettando condizioni contrattuali a dir poco sfavorevoli; ebbene, queste sono alcune delle molteplici situazioni che il soggetto “non addetto ai lavori” potrebbe evitare rivolgendosi ad avvocato immobiliarista, il quale mette al servizio di privati e aziende un’elevata competenza nella materia, attraverso la quale sarà in grado di riconoscere ed evitate le insidie tipiche del settore.

Pertanto, se devi affrontare una transazione immobiliare o sei incappato in un problema riguardante questo tipo di beni, è conveniente che tu richieda, sin da subito, consulenza legale a un avvocato specializzato nell’ambito del diritto immobiliare: un’indispensabile guida che ti assisterà nel corso delle operazioni più delicate, garantendo una completa e pronta tutela dei tuoi interessi.

 Quando ricorrere alla consulenza dell’avvocato immobiliarista

L’avvocato esperto nel campo del diritto immobiliare, attento e diligente, si prefigge il principale obiettivo di comprendere le esigenze del cliente e di assisterlo durante le fasi dell’acquisto o in ogni altra operazione immobiliare, garantendo sempre la massima professionalità.

L’avvocato immobiliarista offre, inoltre, la propria assistenza legale per la tutela della proprietà e del possesso degli immobili, sia in sede giudiziale che in quella stragiudiziale.

In particolare, l’avvocato qualificato in questo specifico settore giuridico, fornisce la propria consulenza legale per sostenere il cliente:

  • nella redazione e durante l’intera procedura che porta alla conclusione di un contratto preliminare, di compravendita, di locazione, di leasing, di affitto di azienda, di permuta, di affitto con riscatto (o rent to buy) oppure nella formulazione di proposte irrevocabili d’acquisto o patti di opzione;
  • nei procedimenti civili e in quelli di mediazione obbligatoria intrapresi a tutela della proprietà immobiliare, di altri diritti reali su cosa altrui e dei diritti personali di godimento, che riguardano, ad esempio:
    • l’acquisto di un immobile per usucapione;
    • i vizi delle opere e le infiltrazioni d’acqua;
    • la garanzia per evizione;
    • le azioni possessorie di reintegrazione, di manutenzione, denunzia di nuova opera o denunzia di danno temuto
    • le azioni petitorie di rivendicazione, negatoria, di regolamento dei confini e per apposizione di termini;
    • gli sfratti per morosità o finita locazione;
    • l’azione per la divisione di immobile in comunione.
  • nei contenziosi contro mediatori e agenzie immobiliari.

Per tali ragioni, è consigliato rivolgersi ad un avvocato esperto nella gestione di pratiche concernenti i beni immobili, anche al solo fine di richiedere un parere legale e scoprire se esiste il modo per poter salvaguardare i propri diritti, evitando così di incorrere in spiacevoli inconvenienti. 

L’importanza dell’avvocato immobiliarista

Generalmente, contratti (o atti unilaterali) con cui si definiscono le operazioni immobiliari si complicano quando al loro interno vengono inseriti i c.d. elementi accidentali, rappresentati dalla condizione, dal termine ed dell’onere (o modus), quest’ultimo con riferimento ai soli contratti a titolo gratuito (come, ad esempio, la donazione, il comodato, il contratto a favore di terzo).

Pensiamo al tipo di termine indicato nel contratto preliminare entro cui è prevista la conclusione del definitivo: talvolta, infatti, è difficile comprendere se il termine apposto dalle parti debba essere considerato “essenziale” oppure “semplice”. La differenza è di non poco conto: la scadenza del “termine essenziale” provoca la risoluzione del contratto che si produce in automatico, ossia con il solo decorso del termine. Invece, qualora non venga rispettato il termine “semplice”, il contraente verrà considerato sì inadempiente, ma il contratto continuerà comunque a produrre i suoi effetti vincolanti.

Allo stesso modo, le parti possono prevedere l’inserimento delle c.d. “condizioni”, le quali subordinano l’efficacia o la risoluzione del contratto al verificarsi di un evento futuro e incerto; per fare un esempio, nel caso di compravendita immobiliare accade normalmente che il promissario acquirente s’impegni ad acquistare un determinato immobile a patto, però, che riesca ad ottenere un mutuo necessario per il pagamento del prezzo di vendita.

Delle questioni giuridiche possono sorgere, soprattutto, con riferimento agli obblighi fondamentali che scaturiscono da un contratto di vendita immobiliare qual è, ad esempio, l’obbligo di “consegnare il bene”; infatti, qualche volta accade che con la stipula del rogito notarile l’acquirente non ottenga immediatamente il materiale possesso del bene, ma che il venditore richieda un po’ di tempo prima di procedere alla sua consegna effettiva oppure potrebbe verificarsi lo scenario inverso che vede il compratore immesso nell’effettivo possesso dell’immobile già prima della sottoscrizione definitivo: in quest’ultima ipotesi, cosa accadrebbe se il promissario acquirente non intendesse più stipulare il contratto definitivo?

Ebbene, è facile comprendere quanto diverse siano le insidie che si nascondono dietro ad un accordo contrattuale che abbia a oggetto un immobile e quanto utile sia, dunque, ricorrere alla consulenza legale di un avvocato specializzato nella risoluzione di questioni che nascono dal godimento o dalla gestione di tali beni.