Avvocato Malasanità: risarcimento danni per negligenza medica

 

Spesso, chi ha il sospetto di essere stato vittima di un errore medico, preso dallo sconforto e da un forte senso di preoccupazione, può commette l’errore di rivolgersi al primo avvocato , individuato sul web o raccomandato da un parente, presunto esperto in casi di malasanità

1) Che cos’è la malasanità? La negligenza medica.

Il termine “Malasanità”, nato dal linguaggio giornalistico, viene comunemente utilizzato per indicare l’insieme di accadimenti rivelatori delle gravi anomalie che contraddistinguono il sistema sanitario italiano.

Muovendo da un’altra prospettiva, quando si parla di malasanità si fa riferimento ad una prestazione sanitaria inefficiente, eseguita dal personale medico o resa dai servizi sanitari, che causa il peggioramento delle condizioni di salute di un paziente.

È oramai noto che la malasanità rientri, a pieno titolo, tra le problematiche sociali che da sempre affliggono il nostro Paese, ma il dato che preoccupa maggiormente è che, purtroppo, tale fenomeno sta sempre di più dilagando. Infatti, le cause per errore medico ancora in corso in Italia sono 300 mila, e negli ultimi 4 anni si sono registrate 570 denunce per malasanità, di cui 400 relative alla morte del paziente, riconducibili principalmente:

  • alla negligenza o incompetenza del personale medico o paramedico,
  • alle carenze organizzative di una struttura ospedaliera,
  • al carico di lavoro eccessivo,
  • alle apparecchiature obsolete.

2) Risarcimento danni malasanità

In caso di errore medico, il paziente potrà richiedere il risarcimento del danno sofferto.

Ad ogni modo, chi sospetta di essere stato vittima di un caso di malasanità dovrà, prima di tutto, sottoporre la questione a un avvocato esperto in questioni di questo tipo, il quale si avvarrà della consulenza di un medico legale di fiducia, con competenze specialistiche.

Un altro aspetto fondamentale è che il soggetto che ritiene di aver ingiustamente subito un errore medico dovrà, poi, dimostrarlo. Pertanto, occorrerà che il paziente raccolga tutta la documentazione sanitaria in suo possesso e richieda alla struttura ospedaliera una copia della cartella clinica; dopodiché, l’avvocato sottoporrà tale documentazione al giudizio del medico legale, che valuterà la presenza o meno di una negligenza.

Nel caso in cui la perizia accerti l’esistenza di un errore medico, l’avvocato potrà inviare una richiesta di risarcimento ai soggetti responsabili.

In concreto, la pretesa risarcitoria potrà essere avanzata nei confronti del medico che si sia reso responsabile della condotta negligente.

Potrà essere invocata, altresì, la responsabilità della struttura ospedaliera, alle cui dipendenze opera il medico (o paramedico) che ha arrecato il danno e, nell’ipotesi in cui la prestazione sanitaria sia stata eseguita presso una struttura pubblica, il risarcimento potrà essere richiesto anche all’ASL territorialmente competente.

Pensiamo, ora, a titolo esemplificativo, alle gravi conseguenze che potrebbero derivare da una diagnosi sbagliata o ritardata, dall’omessa effettuazione di esami clinici, da un intervento chirurgico eseguito in maniera errata, dalla somministrazione di farmaci sbagliati: in queste e in tutte le ipotesi in cui si verifica un errore la vittima potrà richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti, vale a dire:

  • del danno patrimoniale, ossia le spese che il paziente dovrà affrontareper cure e assistenza medica, nonché per l’eventuale perdita di reddito futuro;
  • del danno non patrimoniale: che ricomprende al suo interno le categorie del danno biologico, morale ed esistenziale.

3) Avvocati specializzati in malasanità. A chi rivolgersi?

Come poc’anzi accennato, la vittima di una questione di malasanità, dovrà preoccuparsi, in primis, di trovare il legale giusto, da cui possa ricevere la necessaria assistenza al suo caso.

È importante rivolgersi a Studi Legali composti da professionisti specializzati nel settore, che abbiano maturato una solida esperienza in questa specifica materia.

L’avvocato competente in casi di malasanità, una volta ottenuta l’autorizzazione dal medico di fiducia, tenterà di definire la questione avviando, dapprima, una trattativa stragiudiziale, per cercare il raggiungere un accordo direttamente con il medico o con la struttura ospedaliera coinvolta e le rispettive compagnie assicurative.

Nel caso in cui la trattativa stragiudiziale dovesse fallire, il professionista proporrà istanza di mediazione rivolgendosi agli organi competenti; se anche la procedura di mediazione non dovesse produrre il risultato sperato, come ultimo rimedio, il legale ricorrerà alla tutela giudiziale, proponendo apposita azione risarcitoria che terrà conto dei danni complessivamente patiti dal suo cliente.

In ogni caso, prescindendo dal modo in cui si giunga alla definizione della controversia, ciò che realmente conta è affidarsi a un avvocato esperto in questioni di malasanità, dotato di effettiva esperienza nel settore, perché soltanto in questo modo potranno aumentare le possibilità di conseguire il giusto risarcimento dei danni sofferti a causa di un errore medico.

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