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Hai subito un infortunio o un incidente sul lavoro e non sai come comportarti? Ecco tutto quello che devi sapere per tutelare i tuoi diritti:
Professionisti al tuo fianco! Ecco gli avvocati che si occupano di infortuni e incidenti sul lavoro
Cos'è un infortunio sul lavoro
Ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sicure e protette. Tuttavia, gli infortuni sul lavoro continuano a verificarsi con frequenza preoccupante. Se hai subito un incidente lavorativo, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un avvocato specializzato per garantire una tutela completa dei tuoi diritti.
Ma cos’è un infortunio sul lavoro? Secondo la legge, un infortunio sul lavoro è un evento traumatico che si verifica durante l’attività lavorativa, causando lesioni fisiche o psicologiche.
È coperto dall’assicurazione INAIL, ma spesso il risarcimento assicurativo non è sufficiente, rendendo necessario rivolgersi ad avvocati specializzati per ottenere un equo risarcimento dei danni.
Per la legge italiana, in particolare per effetto del D.P.R. 1124/1965 e dell’art. 2087 c.c., il lavoratore ha diritto ad essere risarcito non solo dall’INAIL, ma anche in sede civile se emerge una responsabilità del datore di lavoro.
Il risarcimento può coprire:
- Danni biologici
- Danni patrimoniali (perdita di reddito)
- Danni morali (sofferenza, disagio psichico)

Quando è necessario rivolgersi a un avvocato?
Rivolgersi tempestivamente a un avvocato esperto in infortuni sul lavoro è fondamentale per tutelare al meglio i propri interessi. Spesso il lavoratore si affida esclusivamente alle comunicazioni INAIL, senza sapere che la tutela legale può portare a un risarcimento ben più ampio.
Un legale competente effettua un’analisi dettagliata della dinamica dell’incidente, valuta le eventuali omissioni aziendali, e si occupa di raccogliere la documentazione utile a costruire una solida richiesta risarcitoria.
È importante chiarire che l’avvio di una richiesta risarcitoria è possibile solo dopo un’attenta verifica della responsabilità del datore di lavoro. Per questo motivo, ogni caso viene valutato dallo Studio Legale Lazzari in modo approfondito e personalizzato.
Un avvocato per infortuni sul lavoro non è solo utile, ma è determinante quando:
- L’INAIL ha rigettato o liquidato parzialmente l’indennizzo;
- Il datore di lavoro nega responsabilità o colpevolezza;
- Non è stata rispettata la normativa di sicurezza (D.Lgs. 81/2008);
- Lavoravi in nero e non sai come far valere i tuoi diritti;
- Hai subito una perdita di capacità lavorativa temporanea o permanente;
- Hai bisogno di una perizia medica legale per dimostrare il danno.
Un avvocato ti guida nella raccolta documentale, nella valutazione tecnica del danno e nella redazione di atti per la richiesta risarcitoria, anche giudiziale.
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Tipologie di infortuni sul lavoro
Il panorama degli infortuni sul lavoro è ampio e articolato. Conoscere le principali categorie è utile per comprendere se il proprio caso rientra nelle tutele previste dalla legge:
Cadute in cantiere o all’interno dell’azienda
Le cadute rappresentano una delle principali cause di infortunio, specialmente nei cantieri edili o nei luoghi di lavoro dove sono presenti scale, impalcature, superfici scivolose o non segnalate. In questi casi, la responsabilità può derivare dalla mancata adozione di adeguate misure di sicurezza come previsto dal D.Lgs. 81/2008.
Lesioni da uso improprio o malfunzionamento di macchinari
Attrezzature non a norma, assenza di dispositivi di protezione, mancata formazione dei lavoratori: tutti elementi che possono portare a gravi lesioni. Si tratta di casistiche molto comuni in ambito industriale, metalmeccanico, agricolo e manifatturiero.
Esposizione a sostanze nocive
Lavoratori esposti a polveri, agenti chimici, fumi o radiazioni possono sviluppare malattie gravi come asbestosi, silicosi, dermatiti professionali o forme tumorali. Il riconoscimento della malattia professionale può richiedere indagini approfondite e perizie specialistiche.
Infortuni da sovraccarico psico-fisico (stress lavoro-correlato)
In ambiti ad alta pressione (sanità, scuola, customer care), è sempre più frequente l’insorgere di patologie legate allo stress cronico: sindrome da burnout, ansia, disturbi depressivi, problemi cardiocircolatori. Anche questi rientrano tra le casistiche risarcibili se è dimostrabile il nesso con l’ambiente di lavoro.
Infortunio in itinere
L’incidente avvenuto durante il percorso casa-lavoro (o tra due sedi di lavoro) è coperto dalla tutela INAIL. Tuttavia, anche in questo caso, possono emergere profili di responsabilità legati alla mancata messa in sicurezza di percorsi aziendali o all’uso di mezzi forniti dall’impresa.
Il nostro studio ti aiuta a identificare la tipologia corretta del tuo infortunio e a pianificare la strategia più efficace per il riconoscimento e il risarcimento.
Cosa fare dopo un infortunio o incidente sul lavoro
Dopo aver subito un infortunio sul lavoro, è fondamentale agire con prontezza e metodo. Ogni azione intrapresa nelle ore e nei giorni successivi all’incidente può influenzare l’esito della tutela assicurativa e legale. Spesso, per paura di perdere il lavoro o per mancanza di informazioni, i lavoratori non seguono l’iter corretto e rischiano di compromettere i propri diritti.
- Cerca assistenza medica immediata. Anche se l’infortunio può sembrare lieve, è essenziale recarsi al pronto soccorso o presso un medico abilitato. Questo passaggio serve a certificare l’evento traumatico e a stabilire un nesso causale tra attività lavorativa e lesione. Conserva sempre i referti e i certificati medici.
- Comunica l’infortunio al datore di lavoro. È un obbligo previsto dalla normativa. Il datore ha l’onere di effettuare la denuncia all’INAIL entro due giorni dall’evento o dalla ricezione del certificato medico. Se il datore omette questo passaggio, la tutela assicurativa rischia di decadere. È importante inviare la comunicazione anche via PEC o raccomandata per avere una prova dell’avvenuta segnalazione.
- Raccogli prove e documentazione. Scatta fotografie del luogo dell’incidente, annota i nomi di eventuali testimoni, conserva indumenti o oggetti danneggiati. Ogni dettaglio può rivelarsi utile in caso di contestazioni o diniego del risarcimento. La documentazione è alla base di qualsiasi valutazione tecnica successiva.
- Annota date, orari e circostanze. Mantieni un diario dettagliato dell’accaduto: ora, dinamica, turnazione, mansione svolta, eventuali segnalazioni precedenti. Questo aiuta l’avvocato a ricostruire la sequenza degli eventi e ad accertare se vi sia stata una violazione delle norme di sicurezza.
- Contatta uno studio legale esperto. Prima di firmare dichiarazioni o accettare liquidazioni da parte dell’INAIL o dell’azienda, confrontati con un avvocato. Potresti rinunciare, anche inconsapevolmente, a una quota rilevante di risarcimento. Lo Studio Legale Lazzari effettua una valutazione iniziale gratuita del caso e ti orienta fin da subito sulla strategia più efficace.
Agire tempestivamente è fondamentale. Ogni giorno perso può indebolire le prove, ridurre i termini legali per agire o compromettere l’esito della procedura. Anche un errore formale nella denuncia può ostacolare l’erogazione dell’indennizzo.
Lo Studio Legale Lazzari è al tuo fianco per evitare errori, tutelare i tuoi diritti e ottenere il massimo risultato possibile, in modo chiaro, trasparente e professionale.
Guida pratica su cosa fare in caso di infortunio o incidente sul lavoro
Scarica GRATUITAMENTE la nostra guida con una checklist pratica su cosa fare per tutelarsi legalmente dopo un infortunio sul lavoro. A cura dell’Avvocato Maurizio Lazzari. Inserisci la tua e-mail e ricevi subito la Guida.

Tempi e modalità del risarcimento
Una delle domande più frequenti che riceviamo riguarda i tempi e le modalità con cui è possibile ottenere un risarcimento dopo un infortunio sul lavoro. La durata dell’intero procedimento può variare sensibilmente a seconda della complessità del caso, della documentazione raccolta e dell’eventuale necessità di avviare un contenzioso legale.
In via generale, il percorso si articola in più fasi:
- Indennizzo INAIL – L’INAIL, una volta ricevuta la denuncia e i certificati medici, valuta la pratica e può emettere un primo indennizzo. Questo avviene in tempi relativamente brevi (15-30 giorni dalla ricezione completa della documentazione). Tuttavia, l’indennizzo spesso copre solo i giorni di assenza dal lavoro o danni biologici minimi.
- Richiesta danni ulteriori in sede civile – Se l’infortunio è stato causato da una violazione delle norme di sicurezza da parte del datore di lavoro, è possibile avviare un’azione civile per il risarcimento integrale. Questa fase può richiedere dai 6 ai 24 mesi, a seconda della necessità di perizie, udienze e disponibilità del tribunale competente.
- Fase stragiudiziale (transazione) – Spesso, prima di arrivare a giudizio, l’avvocato propone una transazione bonaria. In caso di adesione della controparte (datore di lavoro o assicurazione), il risarcimento può arrivare in 3-6 mesi.
- Pagamenti e modalità – Il risarcimento viene normalmente corrisposto in un’unica soluzione, tramite bonifico. In alcuni casi può essere prevista una rendita periodica (es. in caso di danno permanente).
Va sottolineato che la scelta della strada più rapida o più efficace dipende dal singolo caso. Il nostro studio lavora per ottimizzare i tempi, massimizzare l’importo del risarcimento e valutare ogni opzione utile per tutelarti.
Richiedi una consulenza per sapere subito quali sono i tuoi diritti e le tempistiche realistiche per ottenerli. per evitare errori, tutelare i tuoi diritti e ottenere il massimo risultato possibile, in modo chiaro, trasparente e professionale.

FAQ - Domande frequenti sugli incidenti stradali
Sì. Il risarcimento INAIL è parziale e copre solo alcuni aspetti del danno (biologico e inabilità temporanea). Se vi è responsabilità del datore di lavoro, è possibile richiedere un risarcimento integrale in sede civile per danni patrimoniali, morali e da perdita della capacità lavorativa.
Sì. Anche chi lavora in nero ha diritto al risarcimento, ma sarà necessario dimostrare l’esistenza del rapporto di lavoro con mezzi alternativi: testimonianze, pagamenti tracciabili, conversazioni scritte, badge, fotografie.
Generalmente, il termine per proporre un’azione civile è di 5 anni dalla data dell’infortunio. Per la tutela assicurativa INAIL il termine è di 3 anni. Tuttavia, ogni caso può avere variabili diverse e si consiglia di agire tempestivamente.
Anche i lavoratori autonomi o liberi professionisti possono essere risarciti se l’infortunio è avvenuto a causa di responsabilità di terzi (es. clienti, committenti, aziende). In questi casi si può valutare un’azione nei confronti del responsabile civile.
Sì. Se il disturbo psico-fisico è direttamente collegato all’ambiente lavorativo (pressioni eccessive, mobbing, carichi insostenibili), è possibile ottenere il riconoscimento come malattia professionale con diritto a indennizzo e risarcimento.
Si valuta il tipo di danno (temporaneo, permanente, invalidante), la sua incidenza sulla capacità lavorativa, l’età, la retribuzione e il disagio psicofisico complessivo. Una perizia medico-legale è lo strumento tecnico chiave per quantificare il danno.
In casi particolari, è possibile ottenere il risarcimento tramite fondi INAIL o azioni dirette contro altri soggetti responsabili (es. appaltatori, fornitori, enti appaltanti). Lo studio valuterà ogni via percorribile per garantire tutela al lavoratore. per sapere subito quali sono i tuoi diritti e le tempistiche realistiche per ottenerli. per evitare errori, tutelare i tuoi diritti e ottenere il massimo risultato possibile, in modo chiaro, trasparente e professionale.