Posso trasferire un immobile con irregolarità edilizie?
Che cosa s’intende per abuso edilizio? Per l’ordinamento si ha un abuso edilizio quando una costruzione viene realizzata in totale assenza di un’autorizzazione edilizia o in maniera difforme rispetto al titolo concesso, quale potrebbe essere un permesso di costruire o una denuncia di inizio attività (DIA). A titolo esemplificativo, si può avere un abuso quando i volumi della costruzione vanno ben oltre i limiti indicati nel progetto depositato. Secondo un consolidato orientamento della Cassazione, la vendita di un immobile costruito in completa assenza di un titolo edilizio è assolutamente nulla. In più sussiste la responsabilità del notaio rogante per non aver
Continua a leggere >Il permesso di costruite può essere annullato solo se esiste una ragione di pubblico interesse adeguatamente motivata
La quarta sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n.5277/2018 pubblicata il 7 settembre, ha espresso l’importante principio secondo cui il permesso di costruire può essere annullato d’ufficio, in autotutela, anche se trascorsi un considerevole lasso di tempo dal rilascio, solo per ragioni di interesse pubblico, le quali dovranno comunque essere indicate e motivate in maniera dettagliata. Segnatamente il Consiglio di Stato ha, preliminarmente, evidenziato come tale titolo edilizio possa essere annullato solo nei casi in cui si dovesse apprendere la circostanza che il provvedimento rilasciato fosse, a suo tempo, illegittimo oppure nel caso in cui dovesse sopravvenire inaspettatamente
Continua a leggere >L’impugnazione del permesso di costruire
Con la sentenza 3075/2018, il Consiglio di Stato ha reso importanti chiarimenti in merito alla decorrenza dei termini entro i quali un cittadino può impugnare un permesso di costruire rilasciato in favore di un vicino o di una qualsiasi altra persona, che pregiudichi i suoi diritti. La vicenda posta all’attenzione del Consiglio di Stato trae origine dai lavori di ristrutturazione di un edificio, ex caserma Carabinieri, avviati nel febbraio 2008, autorizzati dal comune con permesso di costruire del 2007. Ad un anno dall’inizio dei lavori, con nota del 24/02/2009, indirizzata alla società proprietaria dell’immobile e al comune territorialmente competente, il
Continua a leggere >Il permesso di costruire non può sottoporsi a condizione
Assume particolare rilievo il principio espresso dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 2366 del 19/4/2018, secondo cui il permesso di costruire non può essere sottoposto a condizione, sia essa sospensiva o risolutiva, tenuto conto della natura di accertamento costitutivo a carattere non negoziale di tale provvedimento. il caso sottoposto all'attenzione del Consiglio di Stato scaturisce da un ricorso dinanzi al TAR l'attuale appellata ha impugnato un permesso di costruire avente ad oggetto la realizzazione di opere finalizzate all’ampliamento volumetrico dell’edificio residenziale di proprietà e alla realizzazione di un’autorimessa, sviluppantesi su cinque livelli interrati, per un totale di 40 box
Continua a leggere >Cosa fare se la pubblica amministrazione resta in silenzio?
Il silenzio è un fatto disciplinato dalla legge. È noto che esso, in alcuni casi, venga considerato come un “consenso” mentre, in altri casi, come "rifiuto" o “rigetto”. Con riferimento al silenzio manifestato dalla pubblica amministrazione - Stato e dagli altri gli enti pubblici - la legge si è curata di dare uno specifico significato, e ciò a causa della considerevole mole di lavoro che affligge determinati uffici e che potrebbe portarli a un grave ingolfamento se dovessero rispondere a tutte le istanze e richieste presentate dai cittadini. Tale questione, però, deve essere esaminata distinguendo due differenti ipotesi, ossia: i procedimenti amministrativi
Continua a leggere >Il risarcimento del danno nel caso di espropriazione illegittima
Nell'ipotesi in cui il cittadino abbia subito un'espropriazione illegittima, questi potrà richiedere il risarcimento dei danni patiti. Ebbene, con la recente sentenza n. 708/17, il Tar Calabria si è pronunciato proprio sull’ipotesi in cui un soggetto sia stato espropriato dal Comune di un terreno e, successivamente, il provvedimento di espropriazione sia stato dichiarato illegittimo; ebbene, secondo il giudice amministrativo, in questo particolare caso, l’espropriato può limitarsi a chiedere il solo risarcimento del danno e non la restituzione del fondo quando quest’ultimo è stato irreversibilmente trasformato e, quindi, è venuto meno l’interesse alla recupero dello stesso. La questione in esame riguarda tutti i casi
Continua a leggere >In quali casi occorre la SCIA (segnalazione certificata di inizio di attività)?
Sono realizzabili mediante la segnalazione certificata di inizio di attività (Scia), nonché in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente: gli interventi di manutenzione straordinaria qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio; gli interventi di restauro e di risanamento conservativo, qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio; gli interventi di ristrutturazione edilizia, diversi da quelli per i quali serve il permesso di costruire (interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle
Continua a leggere >I lavori che non necessitano del permesso di costruire
Il decreto delle Infrastrutture-Semplificazione contiene un vero e proprio elenco – non esaustivo - dei casi rientranti nell’ambito dell’edilizia libera, ossia una lista di di tutti i lavori che potranno essere eseguiti nel contesto domestico senza che ci sia bisogno del permesso di costruire; lo scopo precipuo del succitato decreto è quello di chiarire quanto già indicato all’interno del Testo Unico sull’edilizia (D.P.R. n. 380/2001). Ed infatti, già il Testo Unico sull’edilizia, all’art. 6, co. 1, lettera e-quinquies, aveva stabilitoche sono eseguibili senza alcun permesso di costruire “le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali
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